Finalmente il restauro dell’antico sipario del Teatro Comunale “Bruno Mugellini” è stato completato, anche con l’inserimento nel contesto della struttura. Dopo tanti anni, quindi il nostro Teatro ritorna all’antico splendore, e il sipario costituirà una vera e propria opera d’arte, testimonianza della nostra tradizione storica e culturale.
I lavori, costati € 26.000 + IVA, sono stati eseguiti dagli operatori della ditta Kriterion di Bologna, responsabile la restauratrice Francesca Rabbi, consulente tecnico il Prof. Pietro Tranchina, con il controllo del Dott. Gabriele Barucca della Soprintendenza di Urbino, mentre per il Comune di Potenza Picena ha seguito le operazioni l’economo comunale, la Dott.ssa Simona Ciasca.
Il sipario, largo 7,04 mt. e alto 5,61 mt., dedicato a Minerva (“zelante cultrice delle scienze e delle arti”, come è scritto in latino sulla pietra raffigurata nell’opera, divinità romana di origine etrusca, che con Giunone e Giove formava la triade capitolina a Roma e rappresentava il pensiero elevato, le lettere, le arti e la musica, la saggezza e l’intelligenza), è rimasto abbandonato per molti anni nei depositi comunali, e grazie alla sensibilità di Bruno Grandinetti e di pochi altri cittadini, è stato ritrovato il giorno 10/03/1998, successivamente con l’intervento dell’Amministrazione Comunale e della responsabile del patrimonio storico ed artistico, la Dott.ssa Simona Ciasca, è stato salvaguardato e oggi è stato possibile restaurarlo ed inserirlo nel contesto del Teatro.
L’autore di questa importante opera d’arte è sconosciuto: qualcuno inizialmente ipotizzava che poteva essere il pittore Filippo Persiani di Recanati che ha eseguito tutte le decorazioni del Teatro, ma questo non è possibile.
Infatti da documenti d’archivio risulta che il sipario, insieme agli “scenari”, fu acquistato dalla Società Teatrale dal Seminario di Macerata, quindi è molto più antico del nostro Teatro, mentre il restauro è stato effettuato dal pittore locale Lorenzo Giardetti (nato a Monte Santo il 3/10/1818 e morto a Potenza Picena 17/08/1877), che aveva lavorato all’interno del Teatro.
Il sipario è ornato, oltre che dalla scena mitologica di Minerva al centro, nella cornice in alto dallo stemma sabaudo della Reale Casa Savoia, in omaggio all’Unità d’Italia, da poco avvenuta (il Teatro è stato inaugurato il giorno 27/12/1862), mentre in basso è presente lo stemma del Comune di Potenza Picena (la nuova denominazione del paese che dal 21/12/1862 fu adottata al posto di Monte Santo), e lateralmente vi è la presenza di due volti maschili di cui uno mascherato.
Durante i lavori di restauro, si sono riscontrati precedenti interventi, realizzati con tecniche artigianali, riconducibili ad “artisti” locali, in particolare i fratelli Rinaldo ed Igino Carestia, che li hanno eseguiti nel 1933, durante i lavori di messa a norma del Teatro come sala per proiezioni cinematografiche, ed anche successivamente (il Teatro Condominiale il 28/10/1933 fu intitolato al musicista potentino Bruno Mugellini).
Un ringraziamento in questo contesto va rivolto all’Amministrazione Comunale, in particolare all’Assessore alla Cultura Fabio Sacconi, che ha portato a termine questo importante progetto culturale, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, che ha in parte finanziato l’intervento concedendo un contributo di € 10.000, alla ditta Kriterion di Bologna che ha effettuato il restauro dell’opera, alla Parrocchia dei SS. Stefano e Giacomo che ha messo a disposizione il locale della Cappella dei Contadini per consentire il restauro, all’economo comunale, Dott. Simona Ciasca, che ha seguito i lavori per conto del Comune di Potenza Picena.
Anche in questa felice circostanza non bisogna dimenticare l’impegno fondamentale del nostro concittadino Bruno Grandinetti, che si è battuto, insieme ad altri volontari, per il recupero di questa importante opera d’arte.
Questo restauro viene dedicato a lui.