Potenza Picena ricorda Mons. Gustavo Spalvieri, il prete che amava i poveri
Dal 1989 la Parrocchia di S.Giacomo Maggiore è stata incorporata con quella di S.Stefano. Oggi la chiesa è chiusa e si rischia di perdere anche la memoria storica di questa antica Parrocchia, dei Parroci che si sono succeduti alla sua guida dal giorno della sua erezione da parte dell’Arcivescovo di Fermo, il Cardinale Urbano Paracciani il 20/10/1774. Infatti nel libro curato da Renza Baiocco, con testi di Andrea Bovari “Il fascino della storia e il respiro del mare” pubblicato nel 2009 dal Comune di Potenza Picena, i parroci di S.Giacomo Maggiore non vengono neppure menzionati. Uno dei tanti parroci di cui comunque rimane nella memoria dei più anziani ancora oggi un fervido ricordo, a parte il Vescovo di Ripatransone Mons. Luigi Boschi, è sicuramente Mons.Gustavo Spalvieri, che ha retto la Parrocchia di S. Giacomo Maggiore in qualità di parroco dal 12/7/1919 fino alla sua morte, cioè il 27/11/1960. Nato a Montegiorgio il 7/10/1880 da Antonio e Flavia Costantini, riceve la prima educazione nell’ambito familiare profondamente religioso. Per maturare la sua vocazione al sacerdozio, entra nel Seminario di Fermo, ove si distinse per pietà e assiduità allo studio. Ordinato sacerdote il giorno 19 Marzo del 1904,viene subito nominato Vicario Cooperatore della Prepositura di S.Stefano di Potenza Picena, al fianco di don Giuseppe Gironelli, in cui esercitò il suo apostolato specialmente tra i giovani.
Il 30 Dicembre del 1918, dopo che il parroco di S.Giacomo Maggiore don Giuseppe Miti era stato nominato Rettore della Prepositura della Parrocchia dei Santi Pietro, Paolo e Donato di Pausula (Corridonia), don Gustavo viene nominato dall’Arcivescovo di Fermo Mons. Carlo Castelli Economo Spirituale della Parrocchia. Il 12/7/1919 lo stesso Arcivescovo lo nomina Parroco di S.Giacomo Maggiore, carica che ricoprirà fino alla sua morte, avvenuta il 27/11/1960 a Potenza Picena. Insieme a lui, per tutta la durata della sua permanenza a Potenza Picena, lo ha assistito la sorella Assunta, e per un periodo anche l’altra sorella Gemma, poi nel 1950 andata a Fermo. Come governante aveva la sig.ra Amelia Roseti. Diversi sono stati i cappellani che lo hanno affiancato nella gestione della Parrocchia di S. Giacomo Maggiore , tra cui ricordiamo don Giuseppe Mosconi, don Dante Marazzi, don Giovanni Viozzi “mezzarecchia”, don Elio Bastiani e per ultimo don Benedetto Nocelli. Il Pontefice Pio XII nel 1954 in occasione dei 50 anni di sacerdozio di don Gustavo Spalvieri lo nomina Prelato Domestico di sua Santità. Mons. Gustavo Spalvieri era una persona dai molteplici interessi, oltre quelli attinenti il suo ministero pastorale. Infatti si interessava di canto, in particolare musica sacra, delle operette al teatrino del ricreatorio festivo “Alessandro Manzoni” prima, poi “S.Stefano”, teatrino che lui aveva fatto costruire nel 1913 all’interno del Palazzo Marefoschi. Con lui fiorirono le Associazioni cattoliche, creò nell’ambito della Parrocchia di S.Giacomo Maggiore un ricreatorio per i giovani.
Seguiva la Confraternità del Corpus Domini di S.Giacomo e quella di S.Rocco. Si adoperò per eseguire molti lavori nel contesto della Chiesa di S.Giacomo Maggiore, tra cui vengono ricordati quelli del 1943 sulla facciata della Chiesa, eseguiti dall’impresa di Persichini e Granati su progetto dell’architetto Eusebio Petetti. Nel 1950 fece eseguire un importante lavoro di restauro sul trittico di Paolo Bontulli da Percanestro “Vergine col Bambino tra i Santi Giacomo Maggiore e Rocco” del 1507. È stato per molti anni Direttore dell’Associazione “Figlie di Maria” di Potenza Picena e Direttore Spirituale delle comunità religiose della città. Ma sopratutto Mons. Gustavo Spalvieri viene ricordato in un quartiere popolare e povero come quello di Galiziano, per l’aiuto che ha sempre dato alle famiglie bisognose della sua comunità. Alla sua morte ha lasciato con testamento tutti i suoi beni immobili e mobili alla Parrocchia di S.Giacomo Maggiore. Ricordo con molto affetto i racconti di questo parroco che amava i poveri, che mi ha battezzato il giorno 29/1/1956, fatti da mia madre Maria Pia Cardinali, che mi faceva osservare come don Gustavo cercava sempre di aiutare tutti, compresa la nostra famiglia, con vero spirito francescano.
Questo scritto è il minimo che potessi fare per ricordare un parroco che è vissuto la bellezza di 56 anni a Potenza Picena, che la nostra città rischia di dimenticare completamente. E’ stato veramente fondamentale per la nostra comunità, in particolare per i più poveri. Dedico questo articolo anche alla memoria di mia madre, Maria Pia, donna di profonda fede che mi ha educato ai valori cristiani, con l’augurio che la piccola Chiesa di S.Giacomo Maggiore, con il suo trittico di Paolo Bontulli da Percanestro, possa essere recuperata alla fruizione della nostra comunità.