Palazzo Bonaccorsi di Corso Vittorio Emanuele II (Ex Ospedale Civico). Dichiarato d’interesse storico-architettonico da parte della Soprintendenza ai Monumenti di Ancona
In questi ultimi tempi si parla molto del Palazzo Bonaccorsi di Corso Vittorio Emanuele II, l’ex Ospedale Civico poi Poliambulatorio, donato nel 1737 alla nostra comunità da parte del conte Mons. Alessandro Bonaccorsi, a proposito del reperimento delle risorse economiche per la costruzione della nuova Scuola Media del Capoluogo.
Pochi sanno che dal 4 Ottobre del 2013, decreto n°233, la Soprintendenza ai Monumenti di Ancona ha dichiarato il Palazzo in oggetto, per il suo valore storico e architettonico, di notevole interesse e pertanto con tutte le opportunità e limitazioni del caso, nell’eventualità di una sua vendita ed utilizzo a fini abitativi. Il Consiglio Comunale di Potenza Picena nella seduta del 29/6/2011, delibera n°20, all’unanimità dei presenti aveva deliberato la vendita dell’immobile per un valore a base di Euro 626.000 e successivamente nella riunione del 27/4/2012, delibera n°14, aveva provveduto a trasformarlo in struttura ai fini abitativi, apportando una variante al Piano Particolareggiato del nostro Centro Storico, anche quest’ultima delibera del Consiglio è stata presa all’unanimità dei consiglieri comunali presenti. La struttura fino ad oggi ha ospitato il Centro Anziani “Armando Fioranelli” nel primo piano, la sede degli scout al piano terra e altre associazioni sportive e non al secondo piano.
Negli ultimi tempi, grazie allo stato di abbandono e di mancanza di manutenzione da parte del nostro Comune, la volta in camorcanna dei locali posti al secondo piano sono crollati. Tutte le associazioni sportive e non che erano ospitate in questo piano sono già state mandate via, gli anziani ancora rimangono, ma fino a quando? Solo gli scout possono considerarsi ancora al sicuro in quanto si trovano al piano terra. Soltanto degli sprovveduti potevano pensare che questo antico Palazzo, che risale alla fine del sec. XVII, poteva essere venduto senza tenere conto del suo interesse storico ed architettonico. In questa circostanza bisogna evidenziare la professionalità dell’economo comunale dott.ssa Simona Ciasca, che ha correttamente richiesto anche in questo caso, come è stato fatto nel passato con altri fabbricati posti in vendita, alla Soprintendenza ai Monumenti di Ancona il parere se la struttura poteva avere o meno un interesse storico-architettonico, come prevede la legge in materia, predisponendo la relativa documentazione. Si capisce che ci sia bisogno di soldi per poter costruire un’opera molto importante come la nuova Scuola Media del Capoluogo, ma decidere di vendere per pochi soldi, quindi svendere, una struttura così antica ed importante per la nostra comunità è veramente troppo. Il Capoluogo in questo modo rimarrà senza alcuna struttura sociale per gli anziani, per gli scout, per tutte le associazioni culturali, sportive e ricreative. Perché si vende l’ex Ospedale e non altre strutture come ad esempio il fabbricato dell’ex Cinema di Via Gasparrini (valutato euro 967.500), o l’ex Scuola Elementare di S.Girio o altre strutture che si trovano al Porto, come il Cinema Florida? E’ possibile che questa svendita di un Palazzo storico della nostra Monte Santo possa passare inosservata tra i cittadini di Potenza Picena? Nel 2009 i residenti di S. Girio hanno fatto ritirare la vendita dell’ex scuola elementare già avviata solo perché hanno raccolto oltre 250 firme. Monte Santo non è in grado di raccogliere almeno 1.000 firme in pochi giorni per evitare questo ulteriore scempio?
Cittadini di Monte Santo svegliatevi, altrimenti ci troveremo nel Capoluogo senza strutture per la socializzazione e forse saremmo costretti ad andare a S.Girio, Monte Canepino, o Porto Potenza Picena per poterne avere.